Federcarrozzieri sabato ha dato l’allarme sulle solite manovre dei lobbisti assicurativi. Ovviamente i confederati nulla sapevano e la conferma è arrivata ieri quando, con puntuale ritardo sulle notizie di Federcarrozzieri , è stato diffuso il comunicato confederato con tanto di n° di protocollo, indirizzato, senza sprezzo del ridicolo ai superstiti membri del “consiglio direttivo”, ai “presidenti regionali” ed alle “associazioni territoriali”.

Infatti la burocrazia confederata non sa cosa le capita attorno ma il numero di protocollo non lo dimentica mai!

E allora eccoli questi geni della politica con contratto da funzionario: confermano, facendo firmare le sciocchezze che scrivono a un presidente oramai al capolinea, che non sapevano nulla di nulla e, infatti, dopo aver chiesto lumi a qualche improbabile Ufficio legislativo (una povera lobbista a rischio licenziamento?) con toni alti e sereni emettono la sentenza: “Vi rassicuriamo (state sereni?) al momento non ci risulta siano state inserite misure o siano state rappresentate proposte emendative che possano danneggiare le nostre imprese”.

Ovviamente il grande sindacato è sul pezzo: ”Continueremo a vigilare riservandoci di adottare ogni azione sindacale e contromisura che dovesse rendersi necessaria”. Quindi? Cadono dalle nuvole, non ne sapevano nulla e neanche oggi nulla sanno se no mica c’era bisogno di “vigilare”. Bastava una telefonata con gli interlocutori con i quali da anni sono stati imbastiti tavoli, tavolini, protocolli e linee guida farlocche.

Ma per questi geni della politica non c’è limite al peggio: pensano bene, infatti, di dover “rassicurare tutti”: così prosegue il fiero comunicato: “laddove riscontrassimo azioni promosse da chiunque (da quelle parti chiamare gli assicuratori con i quali hanno firmato il protocollo con il loro nome è vietato?) in contrasto con gli interessi dei carrozzieri, e con gli impegni assunti con la sottoscrizione delle Linee Guida (è una ossessione!) non esiteremo a riconsiderare i termini della nostra adesione all’accordo”.

In altre parole i confederati sono quattro anni che in segreto trattano, e quelli con cui trattavano sono stati beccati a tramare contro i carrozzieri dimostrando quanto consideravano quella trattativa e i loro interlocutori confederati.

E gli auto denominati sindacalisti “maggiormente rappresentativi”  cosa fanno quando la storia salta fuori? Invece di fare gli interessi dei carrozzieri dicono: cattivoni vi abbiamo scoperto con le mani nella marmellata, non fatelo, che se vi riesce il colpo poi non giochiamo più con voi.

Come se il condannato dicesse a Mastro Titta: “Guarda che ho visto che mi vuoi tagliar la testa, ma se me la tagli, mi arrabbio”.

Non ce la possono fare! Questi funzionari, stipendiati con i soldi degli artigiani non possono rappresentare i carrozzieri.

Questa gente cosa c’entra con noi?