Il flop annunciato dell’intesa anticoncorrenziale tra Ania e artigiani confederati. Ora si attende l’Antitrust.

L’avevamo detto e scritto in tutti i modi. L’avevano messo nero su bianco sia il Ministero del Lavoro che il Viceministro allo Sviluppo economico. E lo avevano detto e scritto la maggioranza delle associazioni dei consumatori: quel tavolo era “abusivo” e quelle che si volevano firmare non erano linee guida.

Ora arriva la conferma in una dichiarazione del Presidente di Assoutenti che non lascia adito ad equivoci. “Da fonti certe” dice Furio Truzzi “ritengo di poter affermare che, anche per il vizio di forma della loro elaborazione, queste linee guida mai verranno pubblicate dal Mise. A maggior ragione” ribadisce il presidente Assoutenti, che è anche componente del CNCU presso il MISE, “è destituita di ogni fondamento la singolare pretesa di far pubblicare dal Mise liste di carrozzieri “buoni” asserviti alle compagnie e non liberi di lavorare nell’interesse dei loro clienti”.

Nel frattempo, mentre in molte realtà locali confederate si ufficializza un inutile e tardivo dissenso dalle decisioni dei vertici, crescono in maniera esponenziale le dimissioni dei carrozzieri dalle confederazioni.
Ora si attende l’intervento dell’Antitrust al quale sono state preannunciate segnalazioni sulla natura anticoncorrenziale degli accordi siglati lo scorso maggio.