Riparare l’auto dove meglio si ritiene opportuno: un diritto sacrosanto. Una libera scelta che incontra però frequenti ostacoli.
Le informazioni che raggiungono il danneggiato nell’immediatezza o nei giorni successivi al sinistro sono spesso fuorvianti. Assocars, Rete amica valdostana e Confcommercio Valle D’Aosta hanno segnalato alcuni disagi al riguardo.
I carrozzieri piemontesi hanno riscontrato, con notevole frequenza, episodi preoccupanti. Accade infatti che il danneggiato che opta per la riparazione presso la carrozzeria di fiducia venga raggiunto da una serie di informazioni che mirano a dirottarlo unicamente presso una carrozzeria convenzionata. Gli appigli utilizzati sono diversi. L’eventuale aumento del premio rcauto o le presunte clausole inserite nella polizza sottoscritta. In entrambi i casi il timore di conseguenze spiacevoli può indurre l’assicurato a demordere soccombendo così al presunto vincolo di una riparazione, di fatto, imposta.
Attraverso una nota con la quale si segnalavano tali problematiche si è posta l’attenzione su un aspetto delicato della fase risarcitoria post-sinistro stradale. Una fase nella quale è indispensabile fornire una informazione improntata alla massima correttezza e trasparenza.
L’obiettivo è quello fare chiarezza e consegnare al consumatore/assicurato/danneggiato informazioni che tutelino il suo pieno diritto ad una riparazione da effettuare nella carrozzeria di cui si fida senza dover temere ingiuste conseguenze.
Scegliere la carrozzeria di fiducia resta un punto fermo che va costantemente salvaguardato dai numerosi “imprevisti” che spesso si presentano.
BUONASERA, SONO SEMPRE DELL’ IDEA CHE SE TUTTI, LO STESSO GIORNO, CONSEGNASSIMO LA DISDETTA DI CARROZZERIA CONVENZIONATA LE REGOLE LE SCRIVEREMMO NOI E NON CERTO LORO SALUTI
A volte certe situazioni si avverano attraverso una reazione a catena, sig. Frate. Basta qualcuno disposto a dare il buon esempio.
Saluti
Alessio
Partita persa in partenza !! Dopo anni “spesi” personalmente a lottare per l’indipendenza e convinta che il lavoro del carrozziere deve essere valutato/riconosciuto ….,sentire ancora le solite osservazioni mi fa male.
Il problema ,non solo della ns categoria, è l’incapacità di lavorare assieme senza invidie, rivalità ecc…..
ora io auguro a chi ha ancora entusiasmo e voglia di lottare contro i mulini a vento BUON LAVORO
İo proporrei una campagna di sensibilizzazione tramite tv nazionale, costi permettendo.
forse basterebbe capire che siamo imprenditori, e come tali capaci a gestire le nostre aziende.cosi tutto sarebbe piu semplice
Sono con te Elisa è dal 1977 che lotto per la categoria e ad oggi siamo alle solite. Capisco le assicurazioni che fanno il loro interesse, ma noi!!!! Abbiamo perso (forse non li abbiamo mai avuti se non qualcuno) quei valori che l’Artigiano
“in particolare”deve avere. Poi mi permetto di aggiungere che siamo troppo individualisti e per niente altruista. BUON LAVORO
Buongiorno a Tutti, mi permetto di introdurmi nella, ormai annosa discussione, portandoVi a conoscenza della personale esperienza, che dopo svariati anni di “lotte”, ultimamente si è conclusa (anche se parzialmente) positivamente.
Concordo con Furio nel dire che tutti dovremmo depositare le disdette da convenzionati, per risolvere il problema, ma purtroppo sappiamo bene che è impossibile, almeno a livello nazionale. Invece a livello locale, piccoli paesi e/o quartieri di grosse città, con l’impegno di qualcuno di buona volontà, si possono avere buoni risultati.
Premetto che sono un rappresentante di Artigiani e di Categoria che dopo svariati anni di lotte sul tema, senza risultati positivi, ad inizio 2016 mi è venuta l’idea di convenzionarmi con 2 compagnie assicurative e prima di firmare la terza, ho organizzato un incontro con Colleghi del mio piccolo Comune (18.000 abitanti, circa) e un Perito Assicurativo della zona. Seduti intorno ad un tavolo e scambiandoci opinioni, problematiche e soffermandoci sull’argomento “Convenzioni”, siamo riusciti a capire (non ci vuole molto) che convenzionarsi non conviene a nessuno di Noi ma solo alle compagnie assicurative.
Ho dovuto far capire ai Colleghi che convenzionarsi è facile per tutti e che le compagnie accolgono tutti, anche se già esistono Carrozzieri convenzionati in zona, anzi per loro più ne siamo meglio è.
Alla fine, il risultato è stato quello che il giorno dopo (fine ottobre 2016) nel mio Comune non c’era e non c’è più, una carrozzeria convenzionata.
Ora l’impegno è quello di spostarci sui comuni limitrofi, nei quali già si parla (positivamente) della Nostra iniziativa.
Sperando di esserVi stato utile, Vi auguro Buon Lavoro.
ho aderito per qualche anno a questa arroganza e presunzione delle compagnie ne sono uscito perché io ritengo che noi artigiani abbiamo gli attributi per andare avanti da soli noi abbiamo in mano un’arma la nostra capacita’ siamo diventati sudditi delle assicurazioni nessuno puo’ ledere la mia dignita’ voglio essere PADRONE DI ME STESSO non schiavo delle compagnie o fare regali a tutti per avere una grossa mole di lavoro per sopperire a mancati guadagni visto la misera che la compagnia paga . peche’ non si mettono loro le carrozzerie e assumano la gente? UN LAVORO GLI COSTEREBBE QUATTRO VOLTE DI PIU’, LIBERATEVI DA QUESTA OPPRESSIONEììììììì
E’ dal 1962 che faccio questo meraviglioso Mestiere,dal 71 in proprio, anche in tempi di magra mai ceduto ai Concessionari Automobilistici, tantomeno alle assicurazioni, se volevo un Padrone me ne stavo Dipendente, i Fiduciari oltre ad Offendere la Categoria la sminuiscono, portandola ad un livello di Sudditanza psicologica ed effettiva, W gli spiriti Lberi
Salve a tutti i colleghi,
quanto ancora…. noi carrozzerie libere dobbiamo subire questa DITTATURA dalle compagnie assicurative
e nessuno associazione di categoria, muove una foglia, cosa stanno aspettando che chiudiamo tutti?
Nel mio Comune di Augusta SR. , la compagnia Unipolsai ha il maggiore numero di assicurati.
E quindi tutti i sinistri vengono dirottati presso la carrozzeria Unipolsai, e credetemi sono tanti.
l’automobilista deve ed e’ un DOVERE essere lasciato libero di andare dal suo carrozziere di fiducia
LO STATO ITALIANO CHE PERMETTE QUESTE DITTATURE…BASTA E ORA DI FINIRLA
MI RIVOLGO A CHI DI DOVERE..IL MIO E’ UN APPELLO PER TUTTI……
GRAZIE PER L’ASCOLTO …STEFANO AMARA
Salve a tutti i colleghi,
quanto ancora…. noi carrozzerie libere dobbiamo subire questa DITTATURA dalle compagnie assicurative
e nessuno associazione di categoria, muove una foglia, cosa stanno aspettando che chiudiamo tutti?
Nel mio Comune di Augusta SR. , la compagnia Unipolsai ha il maggiore numero di assicurati.
E quindi tutti i sinistri vengono dirottati presso la carrozzeria Unipolsai, e credetemi sono tanti.
l’automobilista deve ed e’ un DOVERE essere lasciato libero di andare dal suo carrozziere di fiducia
LO STATO ITALIANO CHE PERMETTE QUESTE DITTATURE…BASTA E ORA DI FINIRLA
MI RIVOLGO A CHI DI DOVERE..IL MIO E’ UN APPELLO PER TUTTI……
GRAZIE PER L’ASCOLTO …STEFANO AMARA
Ciao, sono veramente d’accordo un po’ con tutti voi che scrivete sopra.
Io ero convenzionato Unipol, mi sono staccato quando è diventata Auto Presto & bene, anch’io al tempo dissi: se lo facessimo tutti si ricomincerebbe a lavorare con tariffe + adeguate ecc. ecc.
Risultato: è stato che pur essendomi sgolato a discutere con i colleghi attorno a me, e che loro si sono sempre + convenzionati, ed io mi sono visto convogliare altrove un cliente via l’altro.
Il grosso problema e che le carrozzerie soprattutto con dipendenti non se la sentono di rinunciare alle convenzioni x paure che posso ben capire.
Altro grosso problema e far capire al cliente che non è costretto ad andare dal convenzionato di turno.
Dovremmo parlarci, fare cartello cosa che la categoria sino ad ora a dimostrato ampiamente di non saper fare.
Buon lavoro
Buongiorno,
vorrei rispondere in maniera specifica agli ultimi 2 commenti, quelli che parlano di auto presto e bene: cercate di fare comunicazione anche voi, per comunicazione intendo facebook, cominciate ad avere un profilo facebook e scrivete che i clienti sono liberi di andare dove vogliono. E se non basta, andate sul profilo ufficiale fb di Unipolsai e scrivete che la struttura convenzionata viene pagata poco e male. Li’ vi leggeranno tutti i clienti Unipolsai e cominceranno a pensarci bene dove portare la propria auto
Vedi Stefano non e vero che le Associazioni di categoria non fanno niente anche per l’anno in corso è stata aggiornata la tariffa oraria e come sai anche te se sei un artigiano e ben superiore alle tariffe che offrono le compagnie di assicurazione e delle flotte però nessuno la applica io ritengo una convezione e una scelta privata e uno e libero di decidere il suo futuro della sua azienda ,però se non troviamo un punto fermo che riunisca la categoria nel riconoscimento della tariffa e ogni azienda abbia il coraggio di applicarla e sostenerla nel bene e nel male a breve molte aziende saranno costrette a chiudere, vedi se il futuro va nella direzione di auto di proprietà di grandi gruppi finanziari e assicurativi circa 75% dove già decidono loro la manutenzione e la riparazione quindi e arrivato il momento di pensare di fare cartello anche noi sulla riparazione e fare un chiarimento tra fiduciari e indipendenti, loro il cartello lo applicano già vedono lontano .
Ciao a tutti secondo me il problema di avere dei clienti che vengono dirottati nelle convenzionate e perdere il lavoro è perché l’agente assicurativo il più delle volte canalizza raccontando storie non proprio corrette e legali, a me è successo con CREDIT AGRICOL e ho risolto il tutto con una lettera del mio Avvocato che diffidava e chiamava in causa colui che detto dal mio cliente l’ho avrebbe convinto di non portarmi la macchina ,quindi è con il suo stipendio che doveva difendersi. Problema risolto con scuse e che non sarebbe più, successo,ci vorrebbe un azione globale contro tutti quelli che fanno ostruzionismo e forse le cose possono cambiare.