I materiali di consumo come gli altri parametri per la preventivazione del danno agli autoveicoli, offrono riferimenti disomogenei sul territorio nazionale.
Ciò è dovuto al fatto che mancava finora uno studio ad hoc effettuato sui reali consumi rapportato alle nuove tecnologie e prodotti utilizzati su veicoli di “nuova generazione”.
Autoinforma su commissione del Consorzio Carrozzieri Artigiani di Firenze, già promotori in passato del calcolo della tariffa di mano d’opera in collaborazione con l’Università di Firenze, ha effettuato questo studio dal titolo “Calcolo dei materiali d’uso e di consumo – 2011”, già presentato agli operatori (periti, carrozzieri e stampa) della provincia di Firenze, ha suscitato molto interesse e ha dimostrato quanto segue.
Il criterio attualmente in uso, come riferimento per il calcolo dei materiali di consumo nella riparazione degli autoveicoli per metodo e logica, si basa sul sistema messo a punto negli anni ’90 nell’ambito della convenzione ANIA/Carrozzieri, decaduta nel 2003.
Per convenzione il metodo di calcolo consiste in un importo forfettario per ora di mano d’opera di verniciatura che moltiplicato con il totale delle ore di verniciatura da come risultato una somma corrispondente ai cosi detti “materiali di consumo”. In questa sono compresi, anche i materiali ausiliari, i prodotti per l’esecuzione del lavoro di lattoneria, sigillanti, protettivi PVC, prodotti cerosi anticorrosivi e minuterie varie.
Negli anni di vigenza del sopracitato accordo (da 1992 al 2003), l’aggiornamento dei materiali di consumo avveniva prendendo a riferimento la media dell’aumento dei costi realmente verificatisi nell’anno precedente (prevalentemente per i prodotti vernicianti). Dalla cessazione dell’accordo (2003), tale riferimento è rimasto pressoché invariato, solo in alcuni casi si è provveduto all’aggiornamento adottando i parametri inflattivi dell’indice ISTAT, mentre in altri casi sono state fornite, anche se in modo disomogeneo sul territorio nazionale, indicazioni da parte delle associazioni di categoria.
A tal proposito dobbiamo ricordare cosa prevede l’attuale sistema di riferimento (Domus) per il calcolo del tempo di mano d’opera nella verniciatura in quanto parametro legato direttamente ai materiali di consumo.
Classificazione dei gradi di verniciatura nella riparazione:
Lieve – fino al 10% della verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’applicazione del fondo.
Media – dal 10% al 40% della verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’applicazione del fondo.
Grave – oltre il 40% della verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’applicazione del fondo.
Secondo il predetto riferimento, la preparazione colore è prefissata in:
1,2 ore per verniciatura mono strato ·
1,6 ore per verniciatura doppio strato ·
Inoltre, è previsto un aumento del tempo di mano d’opera del 15% nella verniciatura doppio strato.
Nota: Secondo la formula ex accordo ANIA/Carrozzieri, l’incremento di costo nel doppio strato, rapportato alla fascia da 0 a 15 ore e oltre le 15 ore, è:
– fino a 15 ore di VE il 17,24%
– oltre le 15 ore di VE il 16,47%.
Prima di procedere oltre, occorre premettere come il prodotto auto dagli anni ’90 a oggi abbia subito notevoli cambiamenti, sulla spinta delle norme europee sempre più severe relative alla sicurezza, alla riduzione dei consumi e delle emissioni, al controllo delle modalità di dismissione, riciclo o riutilizzo dei veicoli a fine vita. Vi è stata una vera e propria rivoluzione nel modo di progettare e costruire l’auto, in particolare nell’ultimo periodo, con l’utilizzo di materiali più diversificati e sofisticati (acciai alto resistenziali, leghe di alluminio, materiali compositi, ecc.), ma anche per quello che riguarda le tecniche di assemblaggio, la protezione delle lamiere e la finitura estetica.
Basti pensare ai sistemi protettivi dei lamierati dalla corrosione mediante zincatura, all’utilizzo massiccio di adesivi e sigillanti nell’accoppiamento e protezione delle lamiere, siano esse in acciaio, leghe di alluminio o materiali compositi, aumentati anche del 250% per alcuni modelli di vetture.
All’utilizzo percentualmente significativo di verniciature micalizzate, perlate, con effetti speciali, cangianti, al triplo strato, ai rivestimenti antigraffio ecc..
Tutto ciò ha rivoluzionato anche le tecniche riparative che hanno dovuto adeguarsi alle nuove caratteristiche costruttive di protezione e di sicurezza per riuscire, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, attrezzature e prodotti, a ripristinare il veicolo secondo quanto previsto all’origine dal costruttore.
In tutto questo cambiamento i materiali di consumo – così come sono stati concepiti nella sua primitiva formulazione – non hanno subito sostanziali modifiche, ne di metodo ne di ricalcolo per riportarli a quello che è l’attuale effettivo loro uso e consumo quotidiano nelle riparazioni su veicoli di “nuova generazione”.
Premesso tutto ciò, nell’espletare il mandato ricevuto, abbiamo avuto riguardo all’evoluzione dell’auto, a quello consequenziale dei prodotti di protezione e vernicianti nel rispetto delle normative vigenti (D.Lgs. 161 del 26/03/2006 con decorrenza dal 1 gennaio 2007), all’uso e consumo di attrezzature e accessori che consentano l’ottenimento di un risultato ottimale. Siamo pertanto pervenuti alla convinzione che, sia quanto mai necessario rivedere la regola di un unicum forfettario di tutti i materiali utilizzati nei vari processi riparativi come moltiplicatore delle ore di mano d’opera di verniciatura, poiché tale meccanismo è, allo stato attuale della tecnica costruttiva dei prodotti e delle attrezzature, anacronistico e penalizzante per i riparatori che intervengono sui veicoli di nuova generazione seguendo scrupolosamente le specifiche dei costruttori.
Punte trapano, frese, lame da taglio, smerigliatrici speciali, processi di saldatura e loro materiali di apporto, sistemi di analisi e controllo del calore dei metalli ecc., sono strumenti indispensabili senza i quali interventi sui nuovi materiali risulterebbero impossibili se non controindicati per la sicurezza del veicolo stesso.
Occorrerebbe quindi fare una distinzione dei cosi detti “materiali di consumo” tra: “prodotti vernicianti”, quelli prevalentemente utilizzati nel processo di verniciatura e i “materiali d’uso”, quelli utilizzati nelle attività di stacco/riattacco e lattoneria, ecc.. Oltre a queste due macrocategorie sarebbe opportuno inserirne una terza relativa agli adesivi, sigillanti e protettivi con calcolo a se stante.
Ritenendo questa nuova impostazione ancora prematura, in considerazione del fatto che i software preventivatori seguono pedissequamente l’impostazione e le regole della banca dati Domus, in ossequio al mandato ricevuto, procediamo all’analisi e calcolo dei “materiali di consumo” rapportati all’ora di verniciatura.
I parametri da prendere a base per il calcolo dei cosi detti “materiali di consumo” sono essenzialmente due:
Il consumo di prodotti utilizzati nei vari processi riparativi ·
Il costo ·
Il prodotto complessivo così ottenuto deve essere poi diviso per il totale delle ore di verniciatura.
Nella riverniciatura di lamierati riparati occorre distinguere due livelli:
1. Preparazione della superficie riparata.
2. Applicazione del colore e finitura, che può essere monostrato, doppio strato o tre strati (perlati o effetti speciali).
La prima fase è strettamente legata, tranne quando si tratta di particolare da sostituire, ai danni o deformazioni con superficie da riparare; maggiore sono le deformazioni da ripristinare, maggiore è il lavoro che comporta la stuccatura e la preparazione del fondo.
Queste diverse esigenze di riempitivi e di lavoro di sottofondo sono la condizione per differenziare i diversi livelli di danno nella riverniciatura del particolare e calcolarne i relativi tempi applicativi.
Poiché lo scopo del presente studio è quello di verificare i consumi nella sua più vasta eccezione rapportandoli all’ora di verniciatura, vengono volutamente tralasciati i vari livelli di gravità ed estensione ripartiva, ritenendo trascurabile – in questo contesto – il calcolo degli stucchi e i riempitivi dettagliati per ogni grado d’intervento. Abbiamo pertanto ritenuto più equo analizzare il consumo dei prodotti vernicianti sul totale delle superfici interessate rapportando percentualmente il resto dei materiali nella misura risultante dalle statistiche di vendita e consumo dei prodotti.
Il Consumo – (Indice di copertura)
Premesso quanto sopra, nella verniciatura, il consumo è strettamente collegato all’indice di copertura dei vari prodotti e allo spessore minimo che devono raggiungere gli strati per offrire protezione e dare l’aspetto estetico voluto.
Le verniciature dei veicoli con tecnologia avanzata, di nuova generazione, prodotti in serie a larga diffusione, hanno all’origine film protettivi ed estetici variabili da 80 a 130 micron, a seconda del tipo di vernice.
Poiché lo scopo del presente studio è quello di accertare quale sia il consumo reale e i relativi costi dei prodotti vernicianti, il solo esame delle schede tecniche fornite dalle case produttrici risulterebbe fuorviante e non realistico.
A tal proposito giova precisare che alcune case produttrici di vernici suggeriscono un quantitativo minimo di 250 ml di vernice da preparare nella formulazione per avere certezza del colore.
Un’indagine effettuata presso i maggiori produttori e rivenditori al fine di determinare il consumo medio di prodotti vernicianti per unità di superficie, ha evidenziato come la realtà italiana si discosti da quella raffigurata internazionalmente nelle schede tecniche sulle rese a litro per superficie.
Occorre dare atto che agli operatori del refinish auto (verniciatori) nel nostro paese, riescono ad ottimizzare al meglio i prodotti vernicianti mantenendo nel contempo una eccellente qualità del lavoro finito sia sotto l’aspetto protettivo che estetico.
L’analisi dei vari prodotti presenti sul mercato, prendendo a riferimento quelli a base acqua, nel rispetto della normativa relativa alle emissioni VOC, ha evidenziato come siano diversi i parametri tecnici di copertura e di costo, di conseguenza diviene estremamente difficile effettuare calcoli specifici per ogni singolo articolo che tenga in considerazione tutte le particolarità relative al reale consumo e costo per ciascuna categoria e marca. Solo un sofisticato sistema software potrebbe gestire le banche dati di tutti gli indici di copertura e i prezzi riuscendo a quantificarne i consumi e i costi effettivi per ogni singola riparazione.
Allo stato attuale dell’arte, non esistendo un gestionale del genere, la strada percorsa è necessariamente quella dell’accorpamento per categoria di prodotto: Base pastello monostrato, doppio strato metallizzato/micalizzato, triplo strato perlato/effetti speciali, e su ciascuna categoria effettuare le medie per resa di copertura.
Alla fine del processo, è stato calcolato uno scarto di prodotto dell’8%, reso inevitabile nella riverniciatura, tenuto conto che l’oscillazione registrata varia dal 5% al 10% a seconda che si tratti di verniciatura mono pannello o pluri pannelli.
Ad integrazione, confronto e conforto dei risultati ottenuti, sono state inoltre commissionate prove tecniche presso alcune carrozzerie prese a campione nella provincia di Firenze per avere certezza sui reali consumi a livello operativo.
Costo
Analogo discorso è stato fatto per i costi.
Tenuto conto che il mandato ricevuto riguarda il costo dei materiali rapportato all’ora di mano d’opera di verniciatura, l’analisi svolta fra i maggiori gruppi fabbricanti vernici ha preso come riferimento i prezzi di listino medi al litro/kg relativamente a stucchi fondi/primer, delle basi colorate, metallizzati, micalizzati, perlati e trasparenti maggiormente utilizzati sui quali è stata poi calcolata la media generale per ogni categoria di prodotto.
Tempi
Ulteriore indispensabile parametro è il tempo necessario alla verniciatura e, tenuto conto che gli altri due parametri base per il calcolo (consumo e costo) si riferiscono alla verniciatura totale dei veicoli, i tempi presi a riferimento sono quelli complessivamente previsti per tale operazione.
Nella ricerca del totale ore per la verniciatura, abbiamo preso in considerazione le indicazioni fornite da più fonti ed alla fine ci siamo orientati sulla banca dati “Domus” considerando che è su quest’ultima che dovranno essere parametrati i materiali di consumo.
Sommando tutti i parametri, sono stati effettuati i conteggi suddivisi per tipologia di verniciatura e il risultato è quanto segue:
Verniciatura MONOSTRATO base acqua Costo x ora di VE = €. 14,40
Verniciatura PASTELLO doppio strato Costo x ora di VE = €. 18,62 (min. 17,60 – max 19,87)
Verniciatura METALLIZZATO doppio strato Costo x ora di VE = €. 19,86 (min. 18,78 – max 21,19)
Verniciatura MICALIZZATO doppio strato Costo x ora di VE = €. 20,48 (min. 19,37 – max 21,85)
Verniciatura PERLATA triplo strato Costo x ora di VE = €. 22,68 (min. 21,25 – max 24,27)
Verniciatura XIRALIC – EFFETTI SPECIALI – triplo strato Costo x ora di VE = €. 24,28 (min. 22,75 – 25,97)
Materiali d’uso
Ai valori sopraindicati vanno aggiunti i materiali d’uso che, per le ragioni indicate in premessa, sono stati tenuti separati.
La letteratura europea è quasi univocamente concorde nell’attribuire ai materiali d’uso (non vernicianti) il 3% o il 5% a seconda che gli interventi riparativi siano estetici oppure strutturali (con saldature) sull’ammontare dei lavori di lattoneria. Nel nostro caso, dovendo adottare le regole di riferimento esistenti, che non prevedono tali differenziazioni, abbiamo optato per una media del 4% da spalmare sull’ora di verniciatura.
Le ore di lattoneria su cui calcolare l’ammontare, secondo dati statistici consolidati negli anni, corrispondono a circa il 25% del totale delle ore lavorate, il 50% si riferisce alla verniciatura e il rimanente 25% allo stacco e riattacco. Il calcolo effettuato sul costo orario medio nazionale, da come risultato €. 0,70 da aggiungere all’ora di verniciatura, come precedentemente calcolata.
Ricalcolando gl’importi per ora di verniciatura, avremo:
PASTELLO MONOSTRATO :media €. 14,40 + 0,70 = €. 15,10
PASTELLO DOPPIO STRATO :media €. 18,62 + 0,70 = €. 19,32
METALLIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 19,86 + 0,70 = €. 20,56
MICALIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 20,48 + 0,70 = €. 21,18
PERLATO TRIPLO STRATO :media €. 22,68 + 0,70 = €. 23,38
XIRALIC – EFF. SPEC. TRIPLO STR. : media €. 24,30 + 0,70 = €. 25,00
Adesivi, sigillanti e protettivi
Da tutto quanto precede, rimangono ancora esclusi gli adesivi, sigillanti e protettivi che, come abbiamo visto nella premessa, entrano significativamente nella produzione delle vetture di “nuova generazione”.
Dovendo parametrarne il costo ai conteggi moltiplicatori per ora di Verniciatura è necessario individuare quali e quanti siano i particolari su cui è necessario applicare tali prodotti. I particolari interessati, con riferimento all’intero veicolo, sono sicuramente le pannellature esterne di rivestimento, saldate, imbullonate e incollate come siano diversi i parametri tecnici di copertura e di costo, di conseguenza diviene estremamente difficile effettuare calcoli specifici per ogni singolo articolo che tenga in considerazione tutte le particolarità relative al reale consumo e costo per ciascuna categoria e marca. Solo un sofisticato sistema software potrebbe gestire le banche dati di tutti gli indici di copertura e i prezzi riuscendo a quantificarne i consumi e i costi effettivi per ogni singola riparazione.
Allo stato attuale dell’arte, non esistendo un gestionale del genere, la strada percorsa è necessariamente quella dell’accorpamento per categoria di prodotto: Base pastello monostrato, doppio strato metallizzato/micalizzato, triplo strato perlato/effetti speciali, e su ciascuna categoria effettuare le medie per resa di copertura.
Alla fine del processo, è stato calcolato uno scarto di prodotto dell’8%, reso inevitabile nella riverniciatura, tenuto conto che l’oscillazione registrata varia dal 5% al 10% a seconda che si tratti di verniciatura mono pannello o pluri pannelli.
Ad integrazione, confronto e conforto dei risultati ottenuti, sono state inoltre commissionate prove tecniche presso alcune carrozzerie prese a campione nella provincia di Firenze per avere certezza sui reali consumi a livello operativo.
Costo
Analogo discorso è stato fatto per i costi.
Tenuto conto che il mandato ricevuto riguarda il costo dei materiali rapportato all’ora di mano d’opera di verniciatura, l’analisi svolta fra i maggiori gruppi fabbricanti vernici ha preso come riferimento i prezzi di listino medi al litro/kg relativamente a stucchi fondi/primer, delle basi colorate, metallizzati, micalizzati, perlati e trasparenti maggiormente utilizzati sui quali è stata poi calcolata la media generale per ogni categoria di prodotto.
Tempi
Ulteriore indispensabile parametro è il tempo necessario alla verniciatura e, tenuto conto che gli altri due parametri base per il calcolo (consumo e costo) si riferiscono alla verniciatura totale dei veicoli, i tempi presi a riferimento sono quelli complessivamente previsti per tale operazione.
Nella ricerca del totale ore per la verniciatura, abbiamo preso in considerazione le indicazioni fornite da più fonti ed alla fine ci siamo orientati sulla banca dati “Domus” considerando che è su quest’ultima che dovranno essere parametrati i materiali di consumo.
Sommando tutti i parametri, sono stati effettuati i conteggi suddivisi per tipologia di verniciatura e il risultato è quanto segue:
Materiali d’uso
Ai valori sopraindicati vanno aggiunti i materiali d’uso che, per le ragioni indicate in premessa, sono stati tenuti separati.
La letteratura europea è quasi univocamente concorde nell’attribuire ai materiali d’uso (non vernicianti) il 3% o il 5% a seconda che gli interventi riparativi siano estetici oppure strutturali (con saldature) sull’ammontare dei lavori di lattoneria. Nel nostro caso, dovendo adottare le regole di riferimento esistenti, che non prevedono tali differenziazioni, abbiamo optato per una media del 4% da spalmare sull’ora di verniciatura.
Le ore di lattoneria su cui calcolare l’ammontare, secondo dati statistici consolidati negli anni, corrispondono a circa il 25% del totale delle ore lavorate, il 50% si riferisce alla verniciatura e il rimanente 25% allo stacco e riattacco. Il calcolo effettuato sul costo orario medio nazionale, da come risultato €. 0,70 da aggiungere all’ora di verniciatura, come precedentemente calcolata.
Ricalcolando gl’importi per ora di verniciatura, avremo:
che sui veicoli di nuova generazione, se sostituite, saranno oggetto d’intervento protettivo.
Sulla scorta della letteratura internazionale esistente, viene attribuito un costo a forfait di €. 15,00 per ciascun pannello e un tempo operativo di ore 0,4 per il primo intervento e 0,2 (al netto delle operazioni comuni) per i successivi .
Il risultato così ottenuto, diviso per l’ammontare delle ore per ciascuna tipologia di verniciatura, ci darà l’importo da aggiungere.
Aggiungendo i valori così ricavati alla somma per ora di verniciatura precedentemente calcolata, avremo:
PASTELLO MONOSTRATO :media €. 15,10 + 4,02 = €. 19,12
PASTELLO DOPPIO STRATO :media €. 19,32 + 3,47 = €. 22,79
METALLIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 20,56 + 3,47 = €. 24,03
MICALIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 22,18 + 3,47 = €. 25,65
PERLATO TRIPLO STRATO :media €. 23,38 + 2,97 = €. 26,35
XIRALIC – EFF. SPEC. TRIPLO STR. : media €. 25,00 + 2,97 = €. 27,97
Come possiamo vedere, il corrispettivo moltiplicatore per ora di mano d’opera così raggiunto, subisce un significativo incremento che potrebbe risultare di difficile comprensione a chi non è addentro alla materia. Sicuramente molti operatori, siano interni di Compagnie di assicurazione, periti o chi per lavoro deve stimare o preventivare i danni, non conoscendo l’eziologia delle somme richieste, avrebbero difficoltà ad applicarle, ma anche gli stessi autoriparatori potrebbero sentirsi in difficoltà nel richiedere tali importi, né sarebbe possibile esibire o far valere in giudizio la presente pubblicazione tutte le volte che non dovesse venir riconosciuto
quanto legittimamente spetta, per cui abbiamo ritenuto opportuno presentare un’alternativa; una soluzione a forfait “una tantum” già adottata e consolidata per gli adesivi dei cristalli.
Tale soluzione prevede il calcolo a parte dei prodotti e della relativa mano d’opera da aggiungere al preventivo con voce a se stante, come dal seguente esempio:
Esempio | ||
Sostituzione | Forfait | h |
Parafango ant sx | € 15,00 | 0,4 |
Parafango ant dx | € 15,00 | 0,2 |
Rivestimento ant. | € 15,00 | 0,2 |
Totale | € 45,00 | 0,8 |
Voce da aggiungere nel preventivo: Costo Tempo
“Adesivi, sigillanti e protettivi” €. 45,00 0,8
In tutta la fase di analisi, studio e calcolo ci siamo orientati a criteri di massima imparzialità, i dati e i conteggi relativi sono frutto esclusivamente di informazioni rilevate da soggetti terzi e dai noi vagliate e assemblate secondo la logica della miglior tecnica operativa.
Carate Brianza – gennaio 2011
Lo Staff del Carrozziere.it ringrazia il sig Zugliani Valter Giorgio di Autoinforma per averci autorizzato alla pubblicazione di questo importantissimo studio
Inoltre ringrazioamo il Consorzio Carrozzerie Artigiane RETE TUTELA per aver commissionato e finanziato queto progetto.
io e’ una vita che lo dico che i materiali di consumo erano troppo bassi. ma adesso come facciamo a imporre questi prezzi alle asicurazioni?
e in che modo ci possiamo tutelare? ci vorrebbe un documneto scritto e valido da allegare alle fatture per tutelarci. in attesa di una vostra risposta porgo distinti saluti. GUERRA DANIELE
Buonasera, e complimenti , il sito e’ molto interessante
Sono entusiasta del documento che utilizzero’a mia difesa, attualmente applico una tariffa di 24,9 e mi danno del pazzo , nonostante abbia fatto e redatto gia’ da 3 anni, uno studio similare al vostro , anche se piu’ semplificato,lo stesso lo produco sempre in giudizio , in quanto il 50% delle mie riparazioni finiscono in causa. Avrei grande piacere se si potesse seguire tale strada per il costo della manod’opera per il quale siamo fermi ad uno studio universitario sempre Toscano,di molti anni fa’ .
io sono nato a Firenze i mi complimento per il vostro impegno ed il risultatoottimale.
avrei piacere di essere coinvolto nelle vostre prossime iniziative
Francesco Lampis Tecnoauto srl Terni tel 0744 303050 fax 0744 303080,
Tutto quello che avete detto, noi lo avevamo constatato già da diverso tempo, pur lottando a spada tratta con le Compagnie di Assicurazione per farci riconoscere il nostro dovuto, non riusciamo più ad andare avanti, le spese della gestione di una carrozzeria sono sempre di più, i margini di guadagno sempre meno.I materiali di consumo sono aumentati paurosamente, gli sconti sui ricambi diminuiti la manodopera secondo le assicurazioni dovrebbe essere rimasta più o meno come quella di cinque anni fà.
Se non facciamo qualcosa per cambiare la situazione attuale non sò voi, ma noi ne abbiamo per poco, questa volta siamo arrivati alla FRUTTA.
Saluti Franco Menichetti.
Giustissimo
Ma come facciamo a farlo capire alle assicurazioni, quando non vogliono riconoscere neppure i materiali per il ripristino delle audi in alluminio? ( Chiodi, colle, saldature ) e con esse i tempi di riparazione piu’ lunghi ?
Saluti Luca Gasperoni
Per Francesco Lampis
I meriti come scritto nel documento vanno attribuiti al Consorzio Carrozzerie Artigiane che ha finanziato lo studio e chiaramente a chi l’ha svolto.
Noi del Portale IlCarrozziere.it abbiamo solo divulgato la notizia, essendo autorizzati alla pubblicazione.
Complimenti per il successo ottenuto,almeno sulla carta.La mia domanda è: ma adesso in Toscana vengono applicati e riconosciuti i parametri che avete pubblicato?Perchè per quanto riguarda lo studio effettuato nulla da dire se non complimentarmi nuovamente,ma da qui a mettere in atto…..Sappiamo tutti che probabilmente in tutta Italia siamo fermi a 5 anni fa sia come tariffa di manodopera,sia come materiali di consumo,ma una cosa è pubblicare un articolo (senza togliere niente ali’impegno e al lavoro eseguito),un’altra è che tutta la regione ne prenda atto e vengano adottate e riconosciute le nuove tariffe dalle compagnie, e ve lo auguro di cuore!!
Le compagnie non ricordano che nella quota oraria di manodopera che esponiamo c’è dentro il costo dei dipendenti,i contributi,l’affitto, gas,luce e magari quacosa dovrebbe rimanerci attaccato noo???certo…,dividendolo a sua volta a metà visto che abbiamo una pressione fiscale da paura!!Noi vendiamo LA NOSTRA MANODOPERA!!!
Io ho una carrozzeria in Lombardia,siamo massacrati dalla burocrazia , dalle normative e dai controlli come (non me ne vogliate) forse nessun’altra regione Italiana,lottiamo tutti i giorni per la quota oraria e per i materiali di consumo…purtroppo iniziamo a lottare anche per la sopravvivenza…
Sono perfettamente daccordo con quello che scrive Franco Menichetti….HELP!!!!
Lorena
Ciao Davide sono Silvano Prosperi carrrozziere e Presidente C.N.A Provinciale di Firenze , ti volevo metterti a conoscenza sul tuo Blog dove parlano dei calcoli sui materiali di consumo che da anni non aggiornati si è vero pero’ è vero che si poteva anche aumentare con aumenti istat vedi C.N.A ROMA . C.N.A Provinciale di Firenze a scelto di elaborare uno studio ad hoc sui reali consumi alla scadenza in breve della tariffa oraria elaborata da Universita’ degli studi di Firenze insieme a imprese artigiane C.N.A FIRENZE e depositata nella nostra CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE e riconosciuta . Per quanto riguarda il tuo articolo dove ai riportato che i promotori del calcolo della tariffa ,ti volevo comunicare che sono state a suo tempo le nostre imprese C.N.A con la collaborazione dell’Universita’degli studi di Firenze e CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE a svilupparle a e riconosciute dalle parti interessate, ti pregherei di modificare l’articolo rispettando il lavoro fatto da noi associati C.N.A. Rispndendo a quello che dice il collega FRANCESCO sara’ dura pretendere il riconoscimento dei materiali di consumo e tariffe con le convezioni di PRESTO E BENE GRUPPO SAI FODIARIA. CIAO
Ciao a tutti , io lavoro in carrozzeria da 36 anni e ho visto purtroppo che col passare degli anni il guadagno si è sempre più ristretto , negli ultimi anni poi grazie a questa crisi , che per me è pilotata , il guadagno è andato via via sparendo e veramente io e i miei soci stiamo pensando di chiudere , le spese continuano ad aumentare , i materiali anno prezzi da oreficeria , i ricambi poi sono arrivati a livelli di costo impossibili , praticamente non si riesce più a riparare un danno che pochi anni fa era un giochetto , sono daccordissimo con Lorena , purtroppo è diventata una lotta per la sopravvivenza , io devo lavorare ancora qualche anno e posso cercare di resistere , ma come può il mio socio che ha ancora 30 anni di lavoro davanti a credere in un futuro che gli permetta di vivere , come possiamo noi pensare di investire per il futuro di crescere un giovane carrozziere che possa sostituire il vecchio che smette , le assicurazioni anno preso la palla al balzo e taglieggiano a più non posso , io non so se arrivato a Giugno riuscirò a continuare o dovrò chiudere mio malgrado , non sono molto convinto , per questo ho poca fiducia di ottenere aumenti di manodopera e materiali di consumo.
Claudio
E’ colpa nostra se siamo in questa situazione e’ inutile lamentarsi,abbiamo sempre ceduto ai ricatti delle compagnie,e nonostante tutto continuiamo a cedere anche oggi come ieri,
cominciamo TUTTI a mandare ogni sinistro dove non ci viene riconosciuto il dovuto in causa.
TUTTI.
Ma TUTTI e’ il nostro problema!!
Caro Silvano
I meriti sono di chi sono , e sinceramente non li volevo mettere in risalto, ma sottolineare che non è farina del mio sacco.
Magari lo fosse
Sapere chi e’ stato l’artefice ….., che l’ha commissionato ……, e chi ha pagato il conto non serve a nessuno.
Che contano sono i fatti, e il consiglio che posso dare a tutti i carrozzieri è quello di cominciare a fare rispettare i costi della vernice con documenti alla mano , con incontri con i periti, ma soprattutto con tanto coraggio.
Quello che dicono i periti non è legge e neanche quello che è scritto su questo documento, ma esiste sempre una via di mezzo, quello deve essere il nostro obiettivo.
In ogni caso segnalo che la CNA in varie province ha presentato ai propri associati questo documento.
Complimenti per tutto quello che fate ,le continue informazioni che date,io sono a Genova credo sara dura farci riconoscere certe cifre
grazie per le informazioni che ci date,pienamente daccordo che in gran parte questa crisi è pilotata.per noi riparatori le difficolta sono trè…le assicurazioni che ci vogliono guadagnare sempre di piu…i clienti costretti a riparare la propria auto alla minima spesa,perche economicamente non riescono ad arrivare a fine mese…e lo stato,che ci impone lo studio di settore come se per noi non esistesse crisi.
vi auguro un po di vera democrazia per tutti
buona giornata
nelle “chiacchere” , che siano vocali o scritte si sentono e si leggono sempre tante belle parole , ma la democrazia ce la costruiamo noi . Infatti molti di noi dietro alle belle parole invece di chiedere aumenti , accettano , democraticamente , aste al ribasso per convenzionarsi con le compagnie , firmano democraticamente accordi con partecipate pubbliche fatturando 18.00 euro/ora , abbiamo democraticamente eletto nostro rappresentante provinciale e regionale in Confartigianato , un signore che è riuscito ad avere convenzioni con quasi tutte le maggiori compagnie , ovviamente presiedendo, democraticamente , riunioni con all’ordine del giorno “lotta al fiduciariato ” ………. che dire , guardiamoci allo specchio e facciamoci i complimenti . Pensierino della sera …. che qualcuno , ai piani alti abbia deciso che siamo troppi , e abbiano già scelto chi sono i privilegiati…..
buon giorno a tutti sono propietario di una carrozzeria e come tutti voi ho difficolta’ a fare tornare i conti.sono andato ad alcune assemblee per avere il polso della situazione ed ho riscontrato a mio parere che la gran parte della colpa e’ nostra . alle assemblee nessuno e’ fiduciario e poi lo sono quasi tutti. molti lavorano per noleggi a prezzi da non da fame ma da rimessa 24 25 euro lordi
17 puliti quando un dipendente serio e pagato per i suoi meriti ne costa 22
senza parlare dei cristalli che varie ditte car o dott che sia cambiano a prezzi superiori a quelli che potremmo fare noi e mi permetto con professionalita maggiore. ma noi non siamo uniti
alle assemblee ci sono sempre poche persone tante lamentele e pochi fatti le associazione per me’ fanno il possibile per difenderci, ma noi dobbiamo essere imprenditori.
in quanto riguarda i pagamenti da parte delle compagnie la tariffa non sara’ eccessiva ma i pagamenti sono veloci e sicuri. sempre che il sinistro sia chiaro chiedete a vostri clienti che hanno a che fare con grandi imprese paramenti ” a babbo morto ” 120 e oltre niente riba ma bonifici che fanno quando gli pare cosi’ sono in regola con i vari basilea 2 3 4 5 e chi piu ne ha ne metta
un saluto a tutti faccio il carrozziere con passione da 26 anni e vorrei continuare a farlo potendo contare sulla qualita’ del mio lavoro sulla fedelta’ dei miei clienti e non su un contratto fatto con presto e bene o tardi e male ciao scusate il disturbo
Il merito di certe iniziative -anche se tardive- è di tutta la base dei carrozzieri che negli anni sostengono queste richieste e partecipano direttamente o indirettamente a realizzarle, l’importante è fare le cose che possono servire a tutti, le nostre legittime richieste ancora prima di farle le documentiamo tutte. Perchè dobbiamo avere paura di ottenere quello che ci è dovuto e nessuno per legge ci può negare?
Dobbiamo invece essere veri imprenditori delle nostre aziende, ricercare gli stumenti idonei a farle crescere -e credetemi ci sono tutti- e lasciare alla minoranza esigua di sprovveduti il diritto di soccombere, se così vogliono. La maggioranza dei “carrozzieri veri” sa farsi valere e ottiene risultati. Se riuscite a capire quello che voglio dire, grazie, e buon lavoro a tutti.
Buongiorno
sono un ex carrozziere veneto di 42 anni
Dopo vent’anni di esperienza maturata,prima come dipendente,dopo titolare di carrozzeria,poi come verniciatore terzista e infine da cinque anni come tecnico per prodotti automotive,credo di avere individuato il problema principale della categoria,e cioè la mancanza DI ASCOLTO dalle informazioni date e dall’ASSOLUTA INDISPONIBLITA’ di giocare in squadra,fondamenti che hanno invece ben capito i vertici della piramide di cui noi siamo la base..
Dal 2003 esiste tra Padova,Venezia e Treviso,un network di carrozzieri (da 180 soci ne sono rimasti circa 55) che non sembra conoscere crisi..L’ideatore? un ex perito assicurativo..
Caro Davide ,questa mia per sottolineare che l’inserimento del marchio dell’Università di Firenze accanto a quelli di Autoinforma trae in inganno poichè la stessa Università non ha partecipato allo studio sul calcolo dei tempi di materiali di consumo .Per quanto concerne il il citato studio sulla tariffa, lo stesso è stato co-finanziato da CNA Firenze e dalla Camera di Commercio di Firenze (che ne sono i proprietari) ed eseguito dal Consorzio PIN dell’Universitàdi Firenze .In questo caso è possibile citare lo studio, a patto di citare correttamente i finanziatori ed il soggetto esecutore.Per quanto scritto e per evitare equivoci o conseguenze negative con gli enti citati , ti chiedo in via amichevole di togliere il marchio dell’Università dal titolo dello studio e di inserire correttamente i riferimenti sui finanziatori ed esecutori dello studio sulla tariffa ,al quale come tutti noi sappiamo ,il Supporto che è sempre stato riconosciuto da tutti . Ciao Silvano
Ciao mi chiamo Marco sono un carrozziere di Massa sono nato e cresciuto in carrozzeria in quanto mio padre ha questa attività da più di 40 anni devo dire che in tutti questi anni il mondo si è evoluto le tecniche di lavorazione sono cambiate le attrezzature sono cambiate i materiali sono cambiati ma noto sempre un solito problema, la nostra categoria non è unita ognuno pensa al suo orticello, il carrozziere vicino non è un collega ma un rivale al quale cercare di togliere un cliente facendo il prezzo più basso.Cosi non si va più avanti, facendoci la guerra l’uno contro l’altro siamo destinati a chiudere. Questa nostra rivalità giova sopratutto alle assicurazioni che fanno cartello e ci prendono per la gola promettendo chi sa quale mole di lavoro. Io non faccio parte ne farò mai parte di nessun accordo sia assicurativi che con società di noleggi, io sono convinto che il nostro lavoro debba essere remunerato al giusto prezzo sia di manodopera che come materiali di consumo io non faccio sconti a nessuno su ogni pratica o prendo il mio giusto o faccio una causa. Sono sicuro che ci sia lavoro per tutti ma fino a che noi carrozzieri non smetteremmo di farci la lotta l’uno contro l’altro non si arriverà mai a niente. Se noi fossimo uniti nessuno ci potrebbe fare paura ma purtroppo questa è solo utopia. Vi saluto e buon lavoro a tutti.
Salve a tutti….
A quanti di noi è mai venuto in testa il pensiero:” e se tutti noi carrozzieri toscani ci impuntassimo
e nessuno tra noi non lavorasse a meno di 75 euro orari” come i colleghi tedeschi nel 2004?
Volete dirmi chetutta la Toscana si sposterebbe in altre regioni per fare riparare le macchine?
E tutte le attività connesse che farebbero?
Che esempio sarebbe per le altre regioni d’Italia?
Pensiamo positivo.
Lavoro c’e ne’ in abbondanza e per tutti.
Creiamo un gruppo di acquisto per materiali di consumo da dividere in parti eque per ottenere sconti interessanti,non solo ma prezzi ad es. con società di noleggio per auto di cortesia,etc,etc
Esattamente il problema non è che le assicurazioni non pagano, ma non pagano alle nostre condizioni. Se io vado dal fabbro, dal falegname, dal serramentista, dal vetraio, ma anche dal meccanico semplicemente, non determino il costo orario che a me va bene, pago a lavoro ultimato quello che l’artigiano mi chiede, poi posso contestare l’operato perchè è un mio diritto, ma intanto pago. IL SISTEMA DI DECIDERE IL NOSTRO COSTO ORARIO VIENE FATTO DA PERITI ED ASSICURAZIONI SISTEMATICAMENTE, NON TENENDO CONTO DELLE NOSTRE SPESE.
Una soluzione drastica per diventere intoccabili? A fattura emessa chiedi l’anticipo al cliente il quale verrà poi risarcito dalla compagnia, che pur di non perdere clienti state certi che pagherà all’assicurato il dovuto.
Mettevi in testa che questo è l’unico sistema da adottare, oltre a quello del ricorso legale, ma è assurdo che per ogni pratica bisogna metterci un avvocato di mezzo. Bisogna spostare l’ago della bilancia smettendo di fare da intermediari tra assicurato ed assicurazione, facendo a regola d’arte il proprio lavoro e lasciando che le problematiche si spostino tra i due contendenti.
SE ANDATE SUL DIZIONARIO E CERCATE “CARROZZIERE” VI VIENE INDICATO COME RIPARATORE DELLA SCOCCA DELLE CARROZZE O DELLE AUTOMOBILI, E NON VI E’ ALCUN RIFERIMENTO ALL’ INTERMEDIAZIONE TRA ASSICURATI ED ASSICURAZIONI.
Quindi arrivati al 2011 direi che è ora di svegliarsi a livallo nazionale e di difendere i propri diritti!!!
Salve a tutti
sono Nelli Bruno carrozziere da oltre 50 anni,in passato ho partecipato per oltre un decennio nelle commissioni nazionali per lo studio degli argoritmi per la realizzazione dei tempi adottato nell’accordo ANIA-AAOO Pertanto mi sento stimolato a scrivere qualche riga su questo problema che colpisce tutta la categoria.
La somma che derivava in quella formula studiata per ora di verniciatura non era forfettaria ma rispondeva ai criteri d’impiego di tutti i materiali di verniciatura e di lattoneria, quanto alla voce minuterie si lasciava lo spazio di quantificazione caso per caso.
Il problema che oggi si presenta è che dalla fine dell’accordo non c’è più stata la possibilita’ salvo che con lo studio presentato di dare continuità alla determunazione dei costi in merito all’evoluzione dell’impiego di nuovi materiali ed all’incremento dei prezzi che hanno subito in questi anni (se si paragonano i prezzi nel settore nautico i nostri anno un incremento del 30/40%) per tanto il corrispettivo non ha più coperto l’effetiva spesa dei materiali di consumo Inoltre gli aumenti di materiali e qui bisognerebbe che tutti uniti ci confontassimo anche attraverso i listini (non ne vedo uno da anni) perchè credo di non sbagliare a dire che siamo tutti stufi di essere ostaggi di banche,compagnie di assicurazione,multinazionali che producono vernici, e case costruttrici di auto.
Complimenti a tutti i commenti
un saluto dalla versilia e a presto
NELLI BRUNO