No, le Assicurazioni non se l’aspettavano. In passato, hanno sempre avuto vita facile: era sufficiente una sana opera di lobbying per portare a casa diverse norme su misura per loro. Dalla decurtazione dei risarcimenti per le microlesioni fisiche, all’indennizzo diretto, fino all’articolo 8 del decreto Destinazione Italia. Che era un insieme di regali a favore delle Compagnie.
E noi, sigle della Carta di Bologna, proprio da lì siamo partite: la lotta contro l’articolo 8 del decreto Destinazione Italia. Che limitava la concorrenza, indirizzava il danneggiato verso il carrozziere convenzionato, ledeva i diritti di chi subisce ferite in un sinistro.
Ci siamo opposti, e alla fine l’articolo 8 è stato stralciato. Per poi essere fotocopiato nel disegno legge Zanonato. La chiamano riforma Rca. Sarà, ma allora noi, come sigle della Carta di Bologna, abbiamo voluto proporre una controriforma, il 9 aprile, nell’Auletta dei gruppi parlamentari, a Roma. Presentando il nostro disegno legge Rca.
Senza bandiera
Stanno partecipando a questa avventura (contro i poteri forti) MoBast!, Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime Strada, Assoutenti, CUPSIT, Associazione Valore Uomo, OUA – Commissione Resposabilità Civile, UNARCA, SISMLA.
E per dimostrare che il disegno legge Rca della Carta di Bologna non ha una bandiera, leggete i nomi dei politici (e dei rispettivi partiti) presenti il 9 aprile nell’Auletta dei gruppi parlamentari: vi accorgerete quanto sia eterogenea la formazione.
Dott. Cosimo Maria Ferri – Sottosegretario Ministero Giustizia
Sen. Altero Matteoli (Forza Italia) – Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni – Senato
On. Andrea Colletti (Movimento 5 Stelle) – Commissione Giustizia – Camera
On. Marco Di Stefano (Partito Democratico) – Commissione Finanze – Camera
On. Leonardo Impegno (Partito Democratico) – Commissione Attività Produttive – Camera
On. Giovanna Palma (Partito Democratico) – Commissione Agricoltura – Camera
On. Paolo Russo (Forza Italia) – Commissione Agricoltura – Camera
I nostri valori
Perché Federcarrozzieri, così come le altre sigle della Carta di Bologna, lavorano per un’Italia diversa: a favore della concorrenza e della libertà nella Rca. Con tanto di politici di ogni schieramento che, in merito al disegno legge, si sono pronunciati in modo positivo.
Ovviamente, il lavoro è lungo: il disegno legge andrà ponderato e ricamato. Ma di sicuro ha una sola bandiera, con due parole: concorrenza e libertà.
È anche dal settore Rca che si misura il grado di civiltà di un Paese. Basti vedere la Francia, sempre presa come modello dalle Assicurazioni per fare un paragone con l’Italia, confronto dal quale carrozzieri e automobilisti e diverse categorie di professionisti italiani escono con le ossa rotte, secondo il metro di giudizio delle Compagnie. Ebbene, proprio la Francia ci dà lo spunto per fissare i principi base su cui costruire il disegno legge, su cui lavorare per un’Italia diversa.
Vogliamo favorire la libera cedibilità dei crediti risarcitori tra il danneggiato e il riparatore, evitando pasticci di natura consociativa basati su accordi preventivi per tra carrozziere e assicuratore. Intendiamo favorire nei contratti assicurativi la libera scelta del riparatore come previsto dalla Legge Hamon recentemente approvata in Francia. Desideriamo spingere per la libera portabilità dei contratti Rca, alla stregua di quanto avviene coi cellulari. In definitiva, lavoriamo per un Rca migliore. Che sia specchio di un Paese migliore.
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Bravi, meno male che continuate a mantenere alto l’interesse su questo grande problema e a fare proposte concrete.
Per l’ennesima volta. BRAVI!!!
Mirko
Sono le persone come voi che riescono a far mantenere a lavoratori come noi la voglia e l’orgoglio di continuare ad essere italiani. Siamo anche fieri di aver capito da subito le potenzialità di Federcarrozzieri. Grazie. grazie, grazie!!!!!!!!!
FELICE DI ESSERE ASSOCIATO A CHI DI LAVORARE NE HA DAVVERO VOGLIA ! GRAZIE.
Ha dimostrazione che l’unione fa la forza. Da Bologna è partito il primo segnale positivo, poi Roma Genova Torino come protesta contro l’ennesimo attacco alla dignità di chi lavora e soprattutto al lavoro stesso che di questi tempi è messo a dura prova da questa crisi che avanza sempre più, dobbiamo ringraziare principalmente chi è riuscito a coordinare tutto questo e a vigilare attentamente sulle manovre losche delle lobby, dobbiamo essere attenti e vigilare ma la cosa importante è che non dobbiamo mollare, mercoledì a Roma ero con mio fratello come a Bologna, a Roma giornata di lavoro non persa ma guadagnata meglio se eravamo di più come a gennaio ricordate cari colleghi che delle volte si quadagna di più rinunciando ad una giornata di lavoro, che perdendo definitivamente il lavoro per una giornata di protesta ho di proposta. Roma splendida giornata e splendida proposta,chi era presente ha dato pieno appoggio alla carta di Bologna vediamo se mantengo l’impegno non sarà facile ma se daremo l’appoggio necessario facendo valere i nostri diritti e pronti a scendere nuovamente in campo tutti assieme sono convinto che sarà un successo. Grazie Davide e a tutti coloro che ti hanno seguito. Fabio Colombini
bravi!!!!
BRAVI!!!!..ANCORA BRAVI!!!!
PERITI ASSICURATIVI,Terzi ed IMPARZIALI autonomi ed INDIPENDENTI fuori dal circuito delle Imprese di assicurazioni come in Francia,Germania,Svizzera….
Democratici,LIBERI professionisti al SERVIZIO del Cittadino-Consumatore LIBERA SCELTA del Perito Rcauto come in Europa.
Questo è solo l’inizio, voglio lanciare un appello a tutti i CARROZZIERI D’ITALIA perchè non facciano calare la loro attenzione sull’argomento, tenendo sempre sotto pressione tutti i soggetti interessati. Grazie ed un abbraccio a tutta la categoria.
Ivano
grandi
Bravissimi, complimenti per il lavoro fatto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono stato a Montecitorio.
In una affollata sala anfiteatro ho assistito a tre ore di intensissima esposizione delle problematiche che assillano la nostra categoria di auto-riparatori. E’ stato un susseguirsi di interventi intelligenti, sia da parte degli Onorevoli partecipanti, che degli organizzatori. Coadiuvati dai numerosi carrozzieri che sono intervenuti con competenza.
Alle spalle degli oratori un gigantesco schermo proiettava dati e cifre a conferma di quello che si stava denunciando pubblicamente, offrendo agli astanti una dinamica complessiva di democrazia partecipata. Durante l’assise si è proiettato anche un risultato tecnico, nel conto economico complessivo delle Compagnie, di quasi 2 miliardi di euro di profitti.
Dimostrando che è un’assurdità considerare che il calo del costo, della manodopera del carrozziere, contribuisca alla diminuzione per i consumatori del costo delle polizze. Mentre queste politiche di abuso di posizione dominante verso i lavoratori, accrescono soltanto i profitti delle compagnie.
In merito a questa organizzazione in corso, di cosiddette “carrozzerie fiduciarie”, un bello spirito le ha definite una “sovietizzazione” di aziende private, con aggiotaggio mirato (tariffe imposte).
E’ stato più volte sottolineato, che gli organismi di controllo sul nostro mercato assicurativo hanno ben poco a che fare con l’indipendenza, essendo nominati “in famiglia”. E come ben si sa, quando non c’è il gatto, i topi ballano.
Più volte ripresa dagli astanti, con commenti positivi, la “Carta di Bologna” con i suoi intenti di porre un freno all’erosione dei diritti del consumatore automobilista. Si è ammessa la nostra condizione di inferiorità, nei confronti di una “casta” che si arroga di dominare incontrastata il mercato. Gli si oppone però una “lobby dei poteri deboli” con l’intento di fare chiarezza, con le nostre verità, e passare dalla protesta alla proposta, dando un impulso costruttivo al governo.
La gravità delle vicende che riguardano il futuro dell’autoriparazione, pare sia stata colta dai parlamentari presenti, una delle proposte sul tavolo consiste nella impostazione di una elastica “Agenzia” sulla nostra materia, non una “autorità”. E che i politici si assumano una posizione chiara sulle condizioni regolamentari di questi rapporti, rispondendone agli elettori.
Nasce a Bologna, ma viene consolidata a Roma la “Carta di Bologna” ed è più volte stata richiamata l’attenzione, su questa proposta, da parte di qualsiasi organizzazione, sia essa ufficiale o spontanea. Cercando il dialogo con le compagnie, che non sono nemiche, è il “metodo italiano” di gestire questi rapporti che ci è avversario e va modificato. E se ci sono “frodi”, vengano portate a giudizio e severamente sanzionate, si cessi di fare di tutte le erbe un fascio.
Guardando in filigrana la proiezione dei profitti delle Compagnie sullo schermo, è stato sottolineato che è una ben strana “frode” quella più volte attribuita agli auto-riparatori sulla stampa, osservando la differenza di cifre nei bilanci, tra il frodato (la Compagnia) e il frodatore (carrozziere).
La giornata si è conclusa con il rinnovarsi di impegni, a continuare l’opera di trasparenza sulle verità nelle quali crediamo e che intendiamo diventino patrimonio della categoria.
Gianni Tassinari
( Testimone artigiano carrozziere )
Complimenti !!!!
Bellissima giornata, molto emozionante
Grazie per tutto quello che state facendo. Sono d’accordo anch’io. E’ una vita che predico che non ha importanza di che partito sei se vuoi fare qualcosa di giusto e positivo. Io vivo in un paese di 15.000 abitanti dove ci sono altre due carrozzerie che si sono affiliate a tutte le assicurazioni possibili e non vi dico quanti clienti purtroppo ho perso per questo. Ma nonostante lavorino più che me hanno i dipendenti in cassa integrazione. Una ragione ci sarà. Bravi!! È continuate così.
Grazie…sono felice di essere associato..
buon lavoro a tutti (se c’e’)
Concordo con Tassinari ( che saluto ) siamo sempre stati etichettati come dei frodatori, ma in realtà i numeri dicono altra cosa, comunque BRAVI è un ottimo risultato.
Ho sempre pensato che siano di piu le persone serie e oneste che i disonesti e che questo mondo continuera ad esistere grazie a loro,tutto questo ne è un’ulteriore riprova. Grazie a prescindere!!!!!
Complimenti a Federcarrozzieri, ma soprattutto a chi ha creduto in questo progetto! Senza carrozzieri indipendenti, la voglia di mettersi in gioco, la voglia di affrontare a muso duro una Lobby come l’Assicurazione, ma soprattutto la voglia di collaborare tra colleghi, non sarebbe esistita Federcarrozzieri!
Ok .speriamo di arrivare a qualcosa.il vostro impegno é da premiare.
dice bene ivano , non dobbiamo mollare , dobbiamo fare pressing per non essere aggrediti
Il piccolo David come nella mitologia colpisce la grande lobby GOLIA , e lui aveva soltanto una fionda!!!! pensate cari colleghi che noi ogni giorno abbiamo le mazzette e i martelli tra le mani, uniti possiamo fare molto male a GOLIA. noi vorremmo lavorare tranquillamente nelle nostre carrozzerie,e a fine giornata essere soddisfatti di aver fatto un buon lavoro.
BRAVI, COMPLIMENTI PER L’IMPEGNO E IL LAVORO SVOLTO
Felici di lavorare indipendenti felice e convinto in FEDERCARZZIERI tristi quando una agenzia canalizza il nosto cliente in una convenzionata dicendo del falso ma anche noi indipendenti abbiamo FEDERCARZZIERI che ci sta tutelendo non molliamo piano piano ci stiamo riprendendo il parco cristalli e i nostri clienti stanno anche capendo la nostra buona fede basta parlare con loro e spiegare e se serve alzare la conetta del telefono grazie a tutti e buon lavoro
carr. lombarda 0373 780229
COMPLIMENTI VERAMENTE A TUTTI. GRAZIE PER CIO CHE STATE FACENDO A FAVORE DELLA CATEGORIA PURTROPPO NON HO POTUTO VENIRE A ROMA MA A TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI ERO PRESENTE ED E PER QUESTO MOTIVO CHE SONO CONVINTO CHE QUALCOSA DI NUOVO STA NASCENDO UN MOVIMENTO DI GENTE PULITA ,SERIA,ONESTA,CON TANTA VOGLIA DI FARE E PER CUI INARRESTABILE GRAZIE ANCORA.
PS….FEDERCARROZZZIERI HA BISOGNO ANCHE DI NOI PER CHI NON LO AVESSE ANCORA FATTO SAREBBE BELLO PARTECIPARE ALMENO CON LA QUOTA SIMPATIZZANTI. CIAO A TUTTI E GRAZIE
grazie.
[…] Strano poi che la Francia venga usata dall’Ania solo quando fa comodo a questa. Oltralpe, così ci ripetono, i costi delle riparazioni sono più basse e le truffe sono di meno. Già, peccato che si dimentichino di due particolari. Primo, il fallimento della Carta assicuratoria che imponeva la manodopera ai carrozzieri. Secondo, la Legge Hamon. Che in Francia consente all’automobilista di scegliere il riparatore. Il danneggiato è libero di rivolgersi al carrozziere indipendente. Un contrasto stridente con il vergognoso articolo 8 del decreto Destinazione Italia, scandalosamente fotocopiato nel disegno legge Zanonato, dopo lo stralcio del Governo Letta e dopo essere stato stroncato dalla commissione Giustizia, e fortemente criticato da autorevoli e imparziali esponenti, quale il sottosegretario di Stato Cosimo Ferri mercoledì scorso a Montecitorio. […]
[…] quell’articolo 8. Che poi è stato fotocopiato nel disegno legge Zanonato. Di contro, noi della Carta di Bologna proponiamo un disegno legge Rca ispirato alla massima libertà, per favorire la concorrenza, e per […]