Informiamo tutte le carrozzerie che la discussione in merito alla risoluzione “ammazza carrozzieri indipendenti” è stata sospesa e inviata a data da destinarsi.
Tutto questo è capitato grazie all’azione delle imprese artigiane e delle vittime della strada che si sono trovate unite, nella risoluzione, in un unico grave pericolo.
Sappiamo che la nostra mobilitazione ha avuto successo perché i contatti con onorevoli e segreterie ci hanno fanno capire che la mole di fax inviate, le telefonate frenetiche e convulse, gli appelli contano eccome contro le ingiustizie.
Ma la mobilitazione deve continuare perché non è stato fugato alcun pericolo.
Grazie per la massiva partecipazione, alleghiamo il bollettino dell’incontro.
CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 settembre 2013
80.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
BOZZA NON CORRETTA
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RISOLUZIONI
Giovedì 12 settembre 2013. — Presidenza del Presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Simona Vicari.
La seduta comincia alle 14.15.
7-00060 Gutgeld e altri: Meccanismo per il risarcimento dei danni biologici derivanti da sinistri nell’ambito dell’assicurazione RC auto, nonché misure in materia di prezzi delle polizze.
(Seguito della discussione e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 6 settembre scorso.
Itzhak Yoram GUTGELD (PD), ricapitolando brevemente il contenuto dell’atto di indirizzo, già illustrato nel corso della precedente seduta di Commissione, ricorda come la risoluzione nasca a seguito del dibattito e dell’approvazione, da parte dell’Assemblea della Camera, di alcune mozioni ed una risoluzione relative alla procedura per l’emanazione del decreto del Presidente della Repubblica il quale, in attuazione degli articoli 138 e 139 del Codice delle assicurazioni private, intende definire parametri unici per la quantificazione dei risarcimenti per le menomazioni all’integrità psicofisica. Tali parametri dovrebbero sostituire le tabelle per la quantificazione dell’ammontare dei risarcimenti definiti dal Tribunale di Milano, attualmente utilizzate su tutto il territorio nazionale e che la Corte di cassazione ha valutato come congrue, individuando in esse il parametro di riferimento per il risarcimento dei danni alla persona.
A seguito dell’approvazione dei predetti atti di indirizzo da parte della Camera, si è dunque ritenuto di presentare una risoluzione in Commissione su tale tematica, che, al contempo, ampliasse lo spettro dell’azione parlamentare sulle questioni concernenti l’assicurazione RC auto, affrontando anche i problemi relativi all’eccessivo livello dei prezzi delle polizze ed a tutti i diversi fattori che determinano tale livello di prezzo. In questa prospettiva la risoluzione intende tenere conto sia delle esigenze dei cittadini consumatori, sia della necessità di assicurare un risarcimento adeguato ai soggetti danneggiati. A tal fine l’atto di indirizzo interviene sulle tematiche dei danni di morte, sui termini di denuncia del sinistro, sulle modalità di risarcimento in forma specifica, sulla gestione del sistema di contrasto alle frodi nel settore assicurativo, nonché su tutti quegli elementi che possano favorire l’abbattimento del costo delle polizze.
Daniele CAPEZZONE, presidente, rileva come i punti principali della risoluzione riguardino la questione delle tabelle per il risarcimento dei danni alla persona, la determinazione dei termini per la denuncia dei sinistri, che può oggettivamente prestarsi ad abusi, nonché la problematica attinente ad una maggiore trasparenza dei costi che determinano il livello dei prezzi delle polizze RC auto. Ritiene invece meno fondamentale la questione, affrontata dall’impegno di cui alla lettera b), numero 2), concernente l’ipotesi di risarcimento in forma specifica, ritenendo che tale meccanismo, qualora non attentamente valutato, potrebbe determinare una compressione dei diritti dei soggetti danneggiati, rischiando di favorire in termini ingiustificati la filiera della riparazione degli autoveicoli.
Daniele PESCO (M5S), pur riconoscendo l’esistenza del fenomeno delle frodi in danno delle compagnie assicurative, che si ripercuotono, in ultima analisi, in modo negativo su tutti i cittadini, rileva come dalla lettura della risoluzione a prima firma del deputato Gutgeld non appaia con evidente chiarezza la volontà di favorire in prima istanza gli assicurati, anziché le stesse compagnie di assicurazione. In tale contesto fa presente che appare prioritario garantire alle vittime dei sinistri il pieno riconoscimento del risarcimento per il danno biologico subito, tenendo conto anche del fatto che l’intero comparto assicurativo, il quale fornisce tra gli altri, un servizio obbligatorio per gli automobilisti, quale quello della copertura assicurativa RC auto, ha realizzato nel suo complesso, nell’ultimo anno, utili pari a quasi 6 miliardi di euro.
Con riferimento agli indirizzi contenuti nella risoluzione, evidenzia come le tabelle risarcitorie elaborate dall’Osservatorio della giustizia civile del Tribunale di Milano costituiscano un riferimento giurisprudenziale imprescindibile, come già deliberato dall’Assemblea della Camera dei deputati nella seduta del 25 giugno 2013, nel corso dell’esame di alcune mozioni e di una risoluzione su tale tematica.
Evidenzia, dunque, alcuni elementi di criticità contenuti nella risoluzione presentata, i quali attengono, in primo luogo, alla riduzione dei termini massimi di denuncia del sinistro alle compagnie di assicurazione, prevedendo la modifica di una fonte primaria, come il codice civile, attraverso un decreto attuativo di rango secondario e introducendo un termine di tre mesi che, a suo avviso, appare penalizzare eccessivamente il danneggiato. In secondo luogo evidenzia come l’introduzione di forme di incentivo per il risarcimento in forma specifica da parte delle carrozzerie convenzionate potrebbe avere effetti distorsivi, in quanto potrebbe costringere i soggetti danneggiati ad accettare le condizioni imposte dalle convenzioni stipulate tra le medesime carrozzerie e le compagnie assicurative, comprimendo in tal modo il diritto al risarcimento loro spettante; esprime inoltre forti perplessità sull’introduzione di una eventuale franchigia in materia, sulla cui illegittimità costituzionale si è già espressa la Corte costituzionale.
Preannuncia pertanto che il gruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione a sua prima firma e che non potrà che esprimere un voto contrario sull’attuale testo della risoluzione in discussione.
Sebastiano BARBANTI (M5S) ritiene innanzitutto necessario verificare se il Governo disponga ancora della potestà normativa per emanare il decreto del Presidente della Repubblica con il quale si dovrebbero stabilire parametri unici per la quantificazione dei risarcimenti per i danni alla persona.
Passando quindi alle questioni di merito sottolinea come la constatazione che l’ammontare complessivo dei risarcimenti nell’ambito del sistema dell’RC auto risulta più elevato in Italia rispetto alla media europea, non comporti l’esigenza di adeguarsi automaticamente agli altri Paesi. Occorre infatti verificare se sussista o meno un nesso diretto tra costo dei risarcimenti e livello dei prezzi, nonché evitare di incidere sui diritti dei soggetti danneggiati, scongiurando il rischio che l’abbassa mento del livello dei prezzi delle polizze, che potrebbe forse conseguire da una riduzione del costo dei risarcimenti, sia posto impropriamente a carico delle persone vittime dei sinistri.
Ritiene, invece, che per ottenere una riduzione delle polizze RC auto sia piuttosto necessario operare un efficace monitoraggio sui prezzi praticati dalle compagnie ed individuare meccanismi che consentano di collegare con certezza il livello dei risarcimenti con quello dei prezzi. Infatti, in un mercato concorrenziale, il primo elemento per la riduzione dei prezzi in favore dei consumatori è costituito dalla trasparenza che, nel comparto delle assicurazioni RC auto, potrebbe essere garantita attraverso l’istituzione di un osservatorio in materia.
Per quanto riguarda le problematiche relative al meccanismo di risarcimento in forma specifica, ritiene che tale strumento potrebbe avere anche effetti positivi, ma che occorrerebbe prevedere la presenza di un perito di parte dell’assicurato il quale ha cagionato il danno, al fine di garantire una effettiva riduzione del costo della riparazione, evitando il rischio che i riparatori convenzionati con le compagnie assicurative possano distorcere surrettiziamente tali costi. Richiama quindi la risoluzione in materia presentata dal suo Gruppo, la quale reca alcune significative differenze rispetto all’atto di indirizzo in discussione, auspicando, comunque, che la Commissione possa procedere nella discussione su tale importante tematica realizzando un lavoro in comune.
Marco CAUSI (PD) sottolinea innanzitutto come il gruppo del PD sostenga convintamente l’azione riformatrice che la risoluzione in Commissione intende realizzare, evidenziando come uno dei fattori che da molti anni sta incidendo negativamente sulla competitività economica del Paese sia costituito dal più elevato costo dei servizi che si registra in Italia rispetto alle altre economie comparabili alla nostra. In tale contesto la risoluzione rappresenta un contributo rilevante per superare tale problematica.
Considera comunque interessanti gli spunti forniti dai deputati Pesco e Barbanti, che invita il presentatore dell’atto di indirizzo ad approfondire, in particolare con riferimento al meccanismo del risarcimento in forma specifica, anche per quanto riguarda l’esigenza di garantire un equilibrio tra riparatori e fornitori indipendenti e riparatori e fornitori convenzionati con le compagnie assicurative. Condivide, infatti, l’esigenza di assicurare la massima trasparenza relativamente ai meccanismi di riduzione dei prezzi delle polizze RC auto.
Pietro LAFFRANCO (PdL) sottolinea l’opportunità di migliorare e modificare il testo della risoluzione in discussione, dopo aver approfondito maggiormente una serie di questioni meritevoli di attenzione, tra le quali evidenzia, in particolare, la tematica del risarcimento in forma specifica e della coerenza di tale istituto con l’ordinamento giuridico italiano, nonché quella relativa alla riduzione, da 24 a 3 mesi, del termine prescrizionale previsto dall’articolo 2952 del codice civile per la denuncia del sinistro alle compagnie di assicurazioni, che non appare in alcun modo accettabile in questi termini e che, casomai, potrebbe essere fissato in una misura compresa tra 9 e 12 mesi.
Per quanto riguarda invece il tema delle tabelle per il risarcimento dei danni alla persona, ritiene necessario evitare di determinare sperequazioni in danno dei soggetti danneggiati, considerando come, vista l’assenza di una vera concorrenza nel settore, non si può sostenere che la riduzione del costo dei risarcimenti possa determinare meccanicamente la riduzione del prezzo delle polizze assicurative.
In tale contesto, e con spirito di collaborazione, invita il presentatore a procedere ad una ulteriore verifica dei punti controversi. A tale proposito ricorda che è precipuo compito del Parlamento ascoltare le istanze di tutti i soggetti coinvolti (associazioni delle vittime della strada, compagnie di assicurazione, avvocati e cittadini) per poi trovare una sintesi a vantaggio dell’intera collettività, contemperando tutte le diverse esigenze.
Giovanni PAGLIA (SEL) esprime una generale condivisione della risoluzione in discussione, la quale mira principalmente a migliorare uno schema di decreto del Presidente della Repubblica che ha sollevato numerose critiche, riportandolo al rispetto di una giurisprudenza, quella del Tribunale di Milano, che viene unanimemente considerata un punto di riferimento per una equa valutazione del danno subìto dai danneggiati per i sinistri stradali.
In tale contesto evidenzia come sia imprescindibile ottenere un adeguamento del costo delle polizze nel settore delle assicurazioni RC auto alla media dei Paesi europei che presentano caratteristiche simili al nostro Paese soltanto all’interno di una complessiva riduzione dei costi gravanti sul comparto assicurativo, e non mediante la compressione del diritto al risarcimento del danno nel singolo caso. Nel richiamare l’opportunità di ribadire con forza che lo scopo della risoluzione è un abbassamento dei costi complessivi del comparto assicurativo, ritiene che, in caso contrario, nessuno dei presenti sarebbe interessato a favorire un mero aumento degli utili delle compagnie assicurative.
Ivan CATALANO (M5S), in qualità di componente della Commissione Trasporti, dichiara di voler fornire alla Commissione un ulteriore spunto di riflessione in ordine alla risoluzione in discussione, evidenziando come il costo della riparazione debba, in primo luogo, corrispondere al prezzo al quale l’officina di riparazione può riuscire a garantisce il ripristino delle condizioni di sicurezza del veicolo coinvolto in un sinistro stradale.
Sottolinea, infatti, come la mancanza delle informazioni relative alle specifiche tecniche dei veicoli da parte di chi effettua le riparazioni, nonché un’impropria riduzione dei risarcimenti, potrebbe comportare un problema di sicurezza che si ripercuoterebbe anche sull’intera collettività.
In tale contesto formula l’invito a prevedere che, anziché le parti, sia un soggetto terzo a stabilire prezzi e tempi di riparazione del veicolo e che tutti i dati e le informazioni relative alle specifiche tecniche dei veicoli siano messe a disposizione delle carrozzerie, dei proprietari e dei danneggiati, dando a ciascuno di loro la possibilità di controllare che la riparazione sia effettuata non solo a regola d’arte, ma anche con modalità tali da garantire che il veicolo danneggiato possa tornare a circolare in piena sicurezza. Ritiene, quindi, che, una volta stabilito, da parte di un soggetto terzo, il costo minimo per il ripristino della messa in sicurezza del veicolo, un eventuale abbassamento del costo della riparazione potrebbe avvenire facendo leva sul costo orario del carrozziere.
Rileva, inoltre, come l’auspicato abbassamento dei costi delle polizze assicurative potrebbe essere ottenuto attraverso una più forte azione di contrasto al fenomeno della contraffazione dei contrassegni di assicurazione, incrociando i dati delle polizze con quelli dei veicoli circolanti e mettendo a disposizione delle forze dell’ordine tali dati, al fine di individuare coloro i quali non si assicurano, contravvenendo, in tal modo, a un obbligo di legge.
Andrea COLLETTI (M5S) sottolinea una serie di elementi di criticità presenti nella risoluzione in discussione, evidenziando innanzitutto come le nuove tabelle per il risarcimento dei danni alla persona comporterebbero una forte decurtazione dei risarcimenti previsti attualmente sulla base delle tabelle elaborate dal Tribunale di Milano.
Come componente della Commissione Giustizia, e sulla base della sua personale esperienza di avvocato specializzato in casi di mala sanità, sottolinea come la materia oggetto della risoluzione sia stata caratterizzata per diversi anni dalla sussistenza di una grave disparità di trattamento, che configurava il mancato rispetto dell’articolo 3 della Costituzione, tra i danneggiati che subivano danni a causa di sinistri stradali e coloro che subivano danni per altre cause.
209 del 2005. 158 del 2012 (cosiddetto «decreto Balduzzi») è stata prevista l’applicazione, per la quantificazione del risarcimento del danno conseguente a responsabilità medica, delle tabelle previste agli articoli 138 e 139 del codice delle assicurazioni di cui al decreto legislativo n. In tale contesto ricorda che soltanto a seguito del decreto – legge n.
Con riferimento alla materia oggetto della risoluzione, fa riferimento a talune vicende giudiziarie che hanno coinvolto, nel recente passato, i vertici dell’ISVAP ed alcuni esponenti politici, sottolineando come in tale ambito sussistano lobbyassicurative molto forti che condizionano le dinamiche relazionali con alcuni partiti.
Marco CAUSI (PD), con riferimento alle affermazioni del deputato Colletti, respinge con forza ogni insinuazione in merito alle motivazioni sottese all’atto di indirizzo in discussione, chiedendo al Presidente di invitare il collega ad astenersi da considerazioni offensive che stridono con il clima di rispetto e collaborazione che ha sempre caratterizzato i lavori della Commissione Finanze.
Daniele CAPEZZONE, presidente, nel ribadire il pieno diritto di tutti i deputati ad intervenire nella discussione, non ritiene che sussista alcun motivo per formulare insinuazioni rivolte a chicchessia, invitando pertanto tutti ad esprimere con serenità la propria opinione.
Andrea COLLETTI (M5S) segnala come il gruppo del Movimento 5 Stelle abbia recentemente presentato la proposta di legge C. 1063, che intende codificare in un atto legislativo le tabelle elaborate dal Tribunale di Milano, sia per quanto riguarda le lesioni gravi, sia per quanto riguarda le lesioni micropermanenti, sottolineando come le predette tabelle risultino le più congruenti ai fini di una efficace ristoro dei diritti dei soggetti danneggiati.
Passando quindi al tema del risarcimento in forma specifica, considera molto pericoloso ricorrere al sistema delle convenzioni tra le officine di riparazione e le compagnie assicurative, in quanto queste ultime dispongono di un potere contrattuale molto più elevato, che condizionerebbe in loro favore l’intero meccanismo.
Condivide quindi le considerazioni, espresse dal deputato Catalano, circa l’esigenza di rafforzare prioritariamente i controlli sui fenomeni fraudolenti nel settore delle polizze RC auto, nonché relativamente alla contraffazione dei contrassegni assicurativi, auspicando, più in generale, che sia possibile procedere in una discussione tranquilla e fattiva su tali tematiche.
Itzhak Yoram GUTGELD (PD) ritiene che la discussione odierna sia risultata molto utile ed abbia fornito numerosi spunti interessanti. In particolare, considera fondamentale l’esigenza, sottolineata dal deputato Barbanti, di assicurare la massima trasparenza sul meccanismo di determinazione dei costi e dei prezzi nel settore delle assicurazioni RC auto, introducendo un sistema chiaro che eviti il ricorso, da parte delle compagnie assicurative, a politiche di sconto spesso opache e discrezionali. In questa prospettiva condivide l’orientamento di lavorare concretamente sull’ipotesi di istituire un osservatorio in materia, nonché di verificare l’introduzione di regole che possano intervenire sulle politiche dei prezzi praticate dalle compagnie stesse.
Per quanto riguarda la questione relativa ai termini di denuncia dei sinistri, ritiene che occorra prendere spunto dai sistemi in vigore presso altri Paesi, operando, piuttosto che sulla riduzione dei predetti termini, attraverso forme di disincentivazione delle denunce effettuate con eccessivo ritardo.
Su un piano più generale, non considera, viceversa, utile, ai fini della soluzione dei problemi del settore, limitarsi ad affermare che le compagnie assicurative realizzano utili nel mercato delle assicurazioni RC auto, sottolineando come in tale settore operino anche altre categorie di soggetti professionali, le quali tutelano evidentemente, a loro volta, i propri interessi. Invita pertanto tutti ad evitare di assumere posizioni demagogiche inutili, perseguendo invece l’obiettivo di realizzare un lavoro comune che tuteli innanzitutto le vittime dei sinistri e che favorisca al contempo una riduzione dei costi.
Daniele CAPEZZONE, presidente102 del 2013, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta. , in considerazione dell’esigenza di avviare l’esame, in congiunta con la Commissione Bilancio, del disegno di legge C. 1544, di conversione del decreto-legge n.
Avverte inoltre che gli ulteriori punti all’ordine del giorno della Commissione Finanze, relativi all’esame in sede consultiva del disegno di legge C. 1309 ed alla riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, non saranno svolti.
La seduta termina alle 14.55.
Anche questa volta si è dimostrato che insieme si può. Un grazie a Federcarrozzieri per le sue tempestive informazioni .
Senza voler creare nessuna polemica vorrei anche spezzare una lancia per le associazioni le quali hanno a loro volta lavorato per la stessa causa.
Severina
[…] Il resoconto integrale della discussione in commissione Finanze di ieri pubblicato sul blog il carro… […]
mi chiamo Giorgio sono autoriparatore indipendente del Friuli Venezia Giulia.
Voglio dire un paio di cose riguardo a questa ultima vicenda e cioè che non si potrà all’infinito marginare gli attacchi di chi vuol fare i propri comodi visto che anche questa volta chi ha emanato questa bozza è se non sbaglio agente assicurativo della Vittoria (da sicurauto.it).
Bisogna attaccare e proporre il nuovo, andando controcorrente, appellarsi ai politici di movimenti al di fuori dei soliti noti, come ha detto qualcuno, che in Parlamento potrebbero appoggiare le anticaste. Siamo praticamente sotto scacco e la associazioni di categoria non muovono una virgola se non per interesse personale o comunque mai per andare contro la politica che dirige il paese perché c’è in gioco la poltrona.
La mia idea, che a molti potrà sembrare sconvolgente, è di ritornare ad essere solo autoriparatori, spostando l’ago della bilancia e quindi far sì che i clienti si rivolgano alle compagnie per essere risarciti e che battano il pugno sui tavoli delle stesse in caso di contenziosi. Quindi ad auto riparata segue fattura e pagamento direttamente al cliente, il quale costui si rivale sulla propria assicurazione per chiedere il risarcimento. Niente più deleghe, cessione del credito, appelli a legali rappresentanti, attese lunghe per essere risarciti, quindi niente più truffe alle compagnie o truffe ai clienti i quali se non sono soddisfatti sapete che potrebbero cambiare bandiera.
Ammettiamo che il cliente non ha i soldi per pagare il danno, si potrebbe far in modo che costui arrivi ad un credito tramite le banche che con fattura in mano dovrebbero concedere il prestito ai malcapitati. Così si sposterebbe il gioco delle parti tra banche e compagnie e non tra carrozzieri e compagnie.
Questo è quanto, molto complesso da attuare ma è quello che si faceva più di 50 anni fa, dove il riparatore carrozziere aveva il nome per quanto tale e non perché faceva il mediatore o la vittima.
Ci sono altre cose da proporre alla politica ad esempio il costo dei ricambi e dei materiali esorbitante in alcuni casi, che dovrebbe essere tenuto sotto controllo da un ente di vigilanza.
SPENTO UN FUOCO SE NE ACCENDE UN ALTRO
LEGGETE QUI:
http://www.intermediachannel.it/anapa-sna-e-unapass-convocati-dal-mise-su-decreto-rca/
CONDIVIDO IN PIENO QUELLO CHE SOSTIENE IL COLLEGA GIO DOBBIAMO SMETTERE DI TIRARE LA VOLATA SEMPRE AI SOLITI FURBETTI ( VISTO CHE A FIRENZE DIRA GIA’ L’ARIA DEI MONDIALI DI CICLISMO ) DOBBIAMO SMETTERE DI FINANZIARE LE RIPARAZIONI CAPISCO IL CALO DEL LAVORO PERO’ SE RIUSCIAMO A CONDIVIRE LA SCELTA DI FARE IL RIPARATORE DI AUTO E CI DOBBIAMO FARE PAGARE ALLA CONSEGNA DELLA FATTURA DELLA RIPARAZIONE COME TANTI ANNI FA COME DICE GIO FORSE SPARIREBBE TANTE TRUFFE A TANTE FALSE LESIONI PERCHE E’ FACILE FIRMARE UNA CESSIONE DEL CREDITO CHE SOSTITUISCE IL PAGAMENTO DIRETTO DEL CLIENTE VERSO IL RIPARATORE ALTRIMENTI NON CAPISCO CHE LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI CONDIVIDANO E SOSTENGONO L’INDENNIZZO IN FORMA SPECIFICA IN CAMBIO DI UN PICCOLO SCONTO COME E STATO CONDIVISO NEL NUOVO (CONTRATTO DI BASE DEL’RCA) NEL FEBBRAIO2013 . COMPLIMENTI OTTIMO LAVORO .
vorrei fare i miei più sentiti ringraziamenti a federcarrozzieri per aver vigilato e agito con prontezza. vorrei anche ringraziare tutti i nostri colleghi che non fanno nulla per ribellarsi, anzi, corrono a convenzionarsi e a fare accordi per fregarti il lavoro ma sono subito pronti a salire sul carro non appena gli fà comodo. per ultimo il ringraziamento maggiore lo vorrei riservare a tutte le associazioni di categoria nazionali che ancora una volta non hanno fatto nulla, forse non se ne sono nemmeno accorti, ma sono sempre attenti a chiederti di pagare il rinnovo della tessera.
Una volta le guerre si combattevano in un modo adesso in un altro,se tutti noi carrozzieri saremmo bravi ad usare il PC come qualsiasi altra attrezzatura che usiamo tutti i giorni ci troveremo molto meglio,dico questo pensando a quello che sarebbe successo se tempestivamente le notizie non giungessero a noi come l’ultima che ci a visti protagonisti nel mobilitarci contro uno dei tanti tentativi di farci fuori.
infatti, per difenderci, dobbiamo usare sempre di piu questi strumenti. Loro pensano che la categoria dei carrozzieri sia composta da ignoranti sia in materia informatica che in materia di espressione linguistica, quindi puntano sul dichiararci incapaci di gestire ma solo di riparare a testa bassa dandoci spesso dei ladri. E invece le cose sono cambiate e siamo sempre di piu a imparare a gestirci al meglio. Basta con dirigenti piu vicini ai 70anni che ai 60, basta con questi personaggi che si posano sulle nostre spalle come avvoltoi. E andiamo avanti per la nostra strada, tutti insieme uniti. Grazie blog e grazie Federcarrozzieri.
[…] è stato rinviato il dibattito sulla mozione Gutgeld si avvicina minaccioso il pericolo di un decreto Ministeriale. Il sottosegretario Vicari (nonchè […]
Consiglierei a Silvano e Gio di studiare meglio il codice civile.
Potranno comprendere di quali diritti possano disporre gli artigiani per lavorare bene senza perdere tempo con le pastoie assicurative e le Vittime della strada per ottenere un giusto ed equo risarcimento.
In quei diritti è compresa anche l’assistenza gratuita di un professionista.
Se non hanno tempo meglio che si tacciano.
Stefano Mannacio
Presidente
CUUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani
http://www.cupsit.it – Associazione affiliata a CNA Professioni
http://www.cna.it/PROFESSIONI
sig Stefano penso che si sia liberi di pensare come vogliamo visto che lei e un professionista e capisco il suo linguaggio e il suo interesse della sua professione e visto che anche uomo C.N.A professioni e quindi ritengo inutili gli attacchi dei colleghi del blog alle associazioni di categoria che non informano la categoria vedo che lei ci tiene informati quindi siamo orgogliosi . pultroppo noi artigiani di piccole aziende e una realtà molto diversa da quello che sostenete voi non possiamo più sostenere a livello finanziario le riparazione dei nostri clienti ,io o avuto esperienze con alcuni vostri colleghi che mi avrebbero comprato il sinistro a condizioni di avere accettato l’attesa della riscossione allora o proposto le mie condizioni ,quella che loro avrebbero anticipato il costo della riparazione mi anno risposto che a queste condizioni non potevano farlo non solo volevano gestire il sinistro loro con il centro di liquidazione escludendomi da ogni trattativa ,se questa e libertà per una azienda forse o sbagliato tutto .la saluto e spero di trovarsi a qualche raduno di di bicicletta visto che lei e un appassionato cosi possiamo parlare liberamente di quello che accade in questo settore tutto questo riguardava la riparazione alla auto.
Scusate se esprimere le proprie idee significa ledere gli interessi di qualcuno…forse è meglio se tutto rimane cosi come sta, si va alla grande…
Arriverà il giorno in cui qualcuno comincerà ad accorgersi che,per ridurre le frodi,i danni gonfiati,i contenziosi,alle assicurazioni converrà indirizzare i propri assicurati presso delle carrozzerie certificate,ovvero in possesso di tutti i requisiti che molte altre non vorranno o non potranno garantire.
Per adesso le assicurazioni scivolano sulla buccia di banana degli accordi di fiduciariato al ribasso,sfavorendo qualità e sicurezza.
Ma presto o tardi capiranno che,invece,il modo migliore per far fuori tutta quella marmaglia di pressapochisti che sono restii al cambiamento in nome delle vecchie tecniche di venti,trenta o cinquant’anni fa sta nel pagare bene quei pochi che hanno la lungimiranza di investire e di attrezzarsi e di isolare quelli che vivono di furbate (e ce ne sono molti) pretendendo di guadagnare nella stessa maniera di una volta.
E’ finita.
Arriverà il giorno in cui gli ignavi dirigenti delle confederazioni,che non sanno fare altro se non riciclarsi cercando di livellare verso il basso i carrozzieri in modo da prendere quante più tessere possibili,si accorgeranno di esser diventati vecchi,obsoleti,scollegati dalla realtà che vedrà il carrozziere non più mero riparatore di auto,bensì anche convertitore di furgoni da endotermico a elettrico,procacciatore di assicurazioni convenienti al cittadino,manutentore di veicoli in modo da garantirne l’integrità e coadiuvare il monitoraggio dello stato d’uso e di individuare potenziali acquirenti di nuove auto.
I carrozzieri che,ADESSO,vogliono incominciare a percorrere queste strade alternative e complementari,non hanno uno straccio di confederazione che organizzi loro dei corsi per insegnar loro queste nuove strategie sia tecniche che commerciali e prepararli alla sfida dei prossimi anni.
I carrozzieri che,ADESSO,leggono queste parole e pensano che siano cose “che han da venire ma ci penseremo più avanti” sappiano che “più avanti” potrebbe essere “troppo tardi”.
Ne bastano mille,di carrozzerie così,in tutta Italia.
Chi parte prima starà meglio dopo.
Gli altri andranno in cancrena, marciranno tentando di accaparrarsi gli ultimi sinistri rimasti con corse al ribasso che li porteranno a rimanere indietro sull’aggiornamento delle attrezzature sino alla loro estinzione.
Andranno a far dell’altro,poco male,tanto di braccia strappate all’agricoltura (con tutto il rispetto per gli agricoltori) ce ne sono tante.
Già oggi assistiamo a carrozzerie che credono di limitare i danni riducendo le spese di qualche migliaio di euro sul bilancio,giustificando queste scelte col “progressivo calo di lavoro”.
Ma riducendo gli investimenti si rallenta solo la fine.
Poi si sa, quando si parla di qualcuno che deve sparire si pensa sempre che non debba toccare proprio a noi.
Ma quando invece ci accorgiamo che sta toccando proprio a noi, ormai è troppo tardi.
Le soluzioni alla crisi ci sono,bisogna solamente aver la forza di perseguirle senza pretendere che i risultati arrivino subito.
Non è facile,ci vogliono le palle per cambiare davvero quando tutti parlano e pochi fanno.
Un abbraccio,Adam.
ci proveranno ancora, ora con la scusa dell’orgoglio nazionale vedi il recupero della costa concordia aumenteranno l’iva, ci riproveranno ancora a fregarci per favorire assicurazioni e altre lobbies di potere. l’orgoglio nazionale ce l’avrò solo quando questi politici se ne saranno andati a casa, quando veramente l’italia sarà una terra dove le pari opportunità saranno vere .
[…] 15 settembre. Federcarrozzieri incontra a Roma alcuni parlamentari della Commissione Finanze della Camera, successivamente vengono rilasciate le seguenti valutazioni. […]